Lo Zibaldone
Diciotto storie insonni
Non riuscire a dormire può essere un bel problema, a meno che questo limite non diventi lo spunto creativo per scrivere dei brevi racconti. E così è stato per Andrea La Rovere, che ha realizzato un’antologia, “Insonnia” (Tabula Fati), un’opera di esordio dove molte delle storie sono ambientate di notte e hanno come tema prevalente l’assenza del sonno. Vicende apparentemente normali, in altri casi molto drammatiche, dove un imprevisto, un incontro o un improvviso cambio dello stato d’animo del protagonista, spingono la storia su altri binari, dando inizio a una diversa narrazione dei fatti, con un esito più o meno drammatico.
Diciotto racconti, scritti in un lungo arco di tempo, il primo racconto risale al 2006, che affrontano diversi generi letterari le storie del mistero (“La paura”) o del terrore (“L’inseguimento”), un tributo al grande maestro della paura Edgar Allan Poe. Oppure racconti surreali come “La sfera sospesa nel cielo” oppure crudelmente realistici come “il vecchio”, che mettono alla luce gli istinti venali e primordiali del genere umano.
Altre sfiorano il lirismo come “Una vecchia Mercedes bianca” o affrontano temi più attuali come “la Baia dei corvi” (il degrado ambientale), “Il blues della controra” (la solitudine) e “il dono”, (la denuncia sociale). Ma non mancano racconti che denunciano i rischi legati alla diffusione delle armi da fuoco (“Sparare ai barattoli”), i perniciosi effetti dei pregiudizi contro gli immigrati (“Prima gli italiani”) e l’attualità (“il cortile”) ovvero cosa vuol dire vivere in una società post pandemica.
E per concludere l’opera che dà nome alla raccolta: “Insonnia”. Una struggente storia d’amore dove solamente un sentimento così profondo, così passionale può colmare il vuoto esistenziale del protagonista, dargli quella serenità che appartiene solo ai sogni.
ANDREA LA ROVERE
Insonnia
Tabula Fati, 2020
- 160, euro 12,00

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