Sociale
Devianza e violenza
di Maria Rosaria Lopez
Essendo docente presso l’Università di Bolzano, Bönisch tratta il connubio devianza-violenza inserendolo in un contesto interdisciplinare nei paesi di lingua tedesca, studiando il comportamento deviante, ampliando il modello di coping e le anomie legate alla differenza di genere . Esso è concepito soggettivamente come una reazione congrua alle situazioni dalla persona che li mette in atto. Il concetto di anomia elaborato da Durkheim viene rielaborato nella costruzione di regole con valore solo strumentale che vanno rispettate perché servono a qualcosa, non come leggi morali in sé. Anche il concetto di etichettamento, il “labeling” è fondamentale per capire la trasformazione in devianti di soggetti non riconducibili al modello dominante. In alcuni soggetti possono essere compresenti tutti e tre i comportamenti.
Durante l’infanzia la devianza può scaturire da una compresenza di cause di imitazione e di reazione all’ambiente mentre l’adolescenza è una fase d’inevitabile devianza potenziale perché l’ambiente di crescita facilita episodi di oppositività che vanno conosciuti e canalizzati in uno sviluppo
sociale normale. Viene studiato il rapporto tra mass media e violenza. Nell’approccio sociopedagogico nella violenza maschile dei giovani accanto alla sensazione di essere inutili è presente anche un senso di noia intesa come percezione costante di una carenza della propria possibilità di agire socialmente, che spinge a ricercare stati di eccitazione piacevole e di narcisismo onnipotente tramite la violenza. Si può intravedere un dato di fatto che questi giovani violenti sono circondati dall’indifferenza, non essendoci più tabù da rompere. Si auspica un allenamento antiaggressivo spezzando la spirale di violenza rendendo consapevoli i giovani dell’inutilità della violenza se vengono soddisfatte tre premesse.
La violenza è appresa perché la struttura fondamentale del comportamento violento si sviluppa nel processo biografico di appropriazione dell’ambiente. Ma la capacità di apprendimento continua ad esistere e consente di acquisire degli spazi di riorientamento, di apprendimento di competenze e capacità per la soluzione non violenta di situazioni che minacciano l’autostima e paralizzano dal punto di vista sociale. Il concetto di learning differenziale è utile per gli interventi formativi finalizzati all’indebolimento e alla destrutturazione dei comportamenti aggressivi, violenti e antisociali. Così anche per la punizione come metodo educativo per essere efficace il punitore deve esplicitarne le motivazioni. Chi punisce deve trasmettere il messaggio che il castigo implica una riduzione della possibilità di agire e anche una apertura a nuove prospettive d’intervento, miglioramento della conoscenza di sé e del contatto con la propria emotività.
Devianza e violenza
Autori: Lothar Böhnisch
Editore: BU Press
Formato:. 16 x 23 cm
Pagine: 216
Prezzo di copertina: € 24,00
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