Lo Zibaldone
Delitto sull’isola bianca
di Leonardo Dragoni
L’Isola Bianca si trova in mezzo al Po, tra i paesi di Pontelagoscuro e Francolino; un luogo speciale, quieto e silente quanto precario, che è valso a questo romanzo il premio per la miglior ambientazione al concorso “Giallo Festival 2020”. Si tratta di un luogo ben noto all’autrice, ferrarese, laureata in storia dell’arte e insegnare di Lettere alla scuola secondaria, che ci narra questa vicenda al passato, in terza persona, con stile espositivo semplice e accurato.
Siamo nel secondo dopoguerra, negli anni Cinquanta, all’alba di in un periodo caratterizzato dal boom edilizio, dalla ricostruzione e dallo sviluppo industriale. Ma questi connotati non appartengono all’Isola Bianca, luogo in apparenza senza tempo, la cui vita locale è sconvolta dal misterioso omicidio di Alberto Maris, uno spregevole usuraio, un uomo inviso a tutti, chiamato “il sacocia” per via del patrimonio che negli anni è riuscito ad accumulare. Chi può averlo ucciso? Ogni abitante della piccola comunità rurale potrebbe avere un movente.
A indagare è il maresciallo Romolo Zeri, che si serve del prezioso aiuto del suo vecchio compagno di scuola, vero protagonista del romanzo: il giovane pescatore Attilio Malvezzi, un ragazzo ombroso soprannominato “il Foresto”. La guerra gli ha lasciato per ricordo un proiettile conficcato nel cranio, che gli condiziona l’esistenza ma al tempo stesso lo rende particolarmente empatico.
Chiara Forlani
Delitto sull’Isola Bianca – Le indagini del Foresto
NUA Edizioni, 2022
- pp. 276, euro 16,50
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