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Cosa è davvero la povertà
Il testo che intendo segnalare‒ il quale raccoglie il contributo di ben venti studiosi ‒ è incentrato su un tema/termine emblematico: povertà, argomento che da sempre ha suscitato l’attenzione di scrittori, artisti, teologi e intellettuali di varia estrazione/vocazione. Non a caso il primo dei saggi raccolti nel volume in questione prende l’avvio da quello sconcertante passo evangelico che chiama “beati” i poveri nello (o per lo) spirito, in quanto ricchi nell’ambito spirituale; come testimoniò di essere Francesco d’Assisi: non solo sant’uomo ma umanista ante litteram nonché poeta fra i maggiori dell’allora nascente letteratura italiana. Dopo Francesco si apre una carrellata che va da Petrarca a Leon Battista Alberti, da Machiavelli a Tasso. E ancora, il vocabolo povertà viene analizzato in Leopardi, Verdi, Pascoli, Verga e in altri poeti novecenteschi.
Una frase ‒ della curatrice Silvia Zoppi Garampi ‒ sintetizza in modo esemplare quanto emerge dal volume, ossia: “la ricchezza di interpretazioni di una parola che ci attraversa, che per aspetti diversi ha sollecitato le diverse forme dell’arte e sta misurando la storia della nostra civiltà”. Nel libro non manca inoltre una riflessione sulla povertà del nostro quotidiano, con un saggio intitolato Povertà e diritto. Tornando al campo privilegiato dell’ambito letterario, va detto che per secoli i nostri autori non hanno certo scelto di mettere in primo piano personaggi poveri. Dobbiamo infatti attendere Manzoni e i Promessi sposi per incontrare due protagonisti indigenti come Renzo e Lucia, destinati a divenire ricchi di fama: tra i banchi di scuola quanto meno.
Dalla seconda metà dell’Ottocento, se la povertà ha un luogo di rilievo nella narrativa europea, nel Belpaese ‒ nonostante Verga ‒ non si denuncia ancora l’urgenza d’una indispensabile emancipazione sociale dei poveri. E nella prima parte del Novecento letterario tende a prevalere ancora la dimensione intimistica della povertà. Solo a partire dal secondo dopoguerra, in Italia, il tema verrà finalmente affrontato con maggiore consapevolezza ma anche con notevole/riprovevole ritardo. Meglio tardi che mai, in ogni caso.
Povertà. Atti del sesto Colloquio internazionale di Letteratura italiana, Napoli, 27-29 maggio 2015,
Salerno Editrice, 2020
pp. 454, euro 38,00
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