Narrativa
Con la pelle ascolto
L’autrice, Cristina Mosca, si era cimentata nel 2015 con un bellissimo libro di racconti dal titolo Loro non mi vedono, storie particolari sull’ultimo pensiero che non si riesce a comunicare poco prima di morire. Un argomento estremamente originale ma molto delicato e l’autrice ne ha realizzato un piccolo gioiello. Ora è uscito il suo romanzo, Con la pelle ascolto, scritto precedentemente al libro di racconti sopra citato, ma per il quale l’autrice ha impiegato otto anni prima di farne vedere la luce.
E’ una storia familiare di due sorelle che vivono un rapporto difficile, con aspirazioni e desideri profondamente diversi, ma che ritroveranno se stesse quando l’una avrà bisogno della vicinanza dell’altra.
Elena vive la storia con Marco che non ha sbocchi in una famiglia con figli e Alma, invece, pur non appartenendo a nessuno, resta casualmente incinta.
Le parole dette e quelle non dette tra Elena e Marco sembrano scivolare sulla loro pelle e i brividi sono le reazioni più intuitivamente reali. Quando Elena capisce che la loro storia è finita, sente di essersi tagliata la pelle, come contro un vento gelato.
La polvere di simpatia che Alma alza per vincere il potere dell’attrazione è un velo di tremore sulla pelle, mentre le parole rendono amanti solo se, quando finiscono, cedono spazio ai gesti. Ma l’attesa di un bambino era inaspettata.
Tutto quello che le ha tenute lontane si trasforma in riavvicinamento, ciascuna con il proprio senso della vita da rispettare, ciascuna con la volontà di ricominciare, perché i giorni sono unguento per le loro cicatrici.
L’autrice sperimenta un primo approccio nella scrittura di un romanzo con molta umiltà e, sapendo che è stato scritto precedentemente all’altro, si percepiscono alcune esitazioni e qualche fronda da potare, ma la sensibilità e la padronanza di linguaggio rendono il libro bellissimo da leggere.
Cristina Mosca
Con la pelle ascolto
Ianieri Edizioni, 2018
pp. 133, Euro 14,00
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