Come sopravvivere nel grande Nord

di Alessandra Sofisti

Il libro, tra verità storica e finzione, narra la storia dei viaggi verso Wrangel, isola dell’oceano Artico, compiuti dall’esploratore canadese di origini islandesi  Vilhjamur Stefansson nel 1913 e nel 1922 con l’obiettivo di dimostrare che il mare polare potesse essere accessibile a chiunque. Tre sono le storie che si intrecciano: la spedizione del 1913, voluta dall’esploratore per provare le sue teorie, ma drammaticamente fallita; quella del 1922 a cui partecipò l’eschimese  Ada Blackjack, imbarcata con la qualifica di sarta. Sarà salvata dopo tanti mesi trascorsi sull’isola e poi celebrata come eroina dal parlamento dell’Alaska e la storia del professor Sully Barnaby nel New Hempshire nel 2013. Personaggio immaginario, Barnaby scopre di occupare l’ufficio che era stato proprio dell’esploratore artico. Nella solitudine delle relazioni sociali e umane in cui viene lasciato, dopo l’espulsione dall’Università, trova conforto e solidarietà frequentando la biblioteca universitaria e stringendo amicizia con Kendra Lewis, la bibliotecaria che, grazie all’archivio delle spedizioni: diari, lettere, documenti, libri, gli permetterà di scoprire l’isola e il diario di Ada. Stefansson aveva infatti pubblicato nel 1922 il libro The Friendly Artic e aveva continuato per tutta la vita  a dare il suo contributo agli studi sul Circolo Polare Artico. Tre storie, in equilibrio tra realtà e fantasia, per dimostrare che si può sopravvivere anche nelle condizioni più estreme.

Luke Healy

Come sopravvivere nel grande Nord

Coconino, 2017

pp.195, Euro 20,00