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Lo Zibaldone - Recensioni

Come d’Arco Scocca

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Dodici maestri del thriller italiano raccontano il castello di Arco attraverso otto secoli di storia

Quale miglior posto, se non un castello, per ambientare racconti, segnati da inquietanti venature di suspense o mistero e ambientati? Circondato da palme e olivi, affacciato sulla sponda nord del lago di Garda, il castello di Arco è un luogo incantevole, un fiordo mediterraneo che ha segnato la storia del Trentino. Un luogo che nel corso dei secoli ha colpito la fantasia di illustri visitatori, molti dei quali hanno voluto rendergli omaggio nelle loro opere. Un gesto riproposto oggi da dodici celebri firme del thriller italiano che, in un travolgente susseguirsi di intrighi e trame appassionanti, ripercorrono la storia del maniero dalle origini, nel Medio Evo, fino ai giorni nostri.

 

Giancarlo Narciso per il suo progetto di tracciare la storia del castello di Arco in tredici racconti ha messo insieme un team d’eccezione. Dodici nomi illustri come Alfredo Colitto, autore di noir medievali pubblicato in ventun diversi paesi o Giulio Leoni, il quale come protagonista dei suoi mystery nel ruolo di investigatore ha messo il sommo poeta, Dante Alighieri; Leonardo Gori che con la sua saga del capitano Bruno Arcieri ci ha fatto rivivere la Storia d’Italia dal 1938 a oggi; l’esperto di Storia milanese Gian Luca Margheriti, il quale per risolvere il mistero di un fantasma, presente a castello, fa venire ad Arco Leonardo da Vinci; Claudia Salvatori, che ci trasporta in un sogno dentro le tele di Albrecth Dürer.

 

Un team che schiera autori del calibro di Andrea Carlo Cappi, Maurilio Barozzi, Patrizia Debicke, Pierluigi Porazzi, Renzo Saffi e lo stesso curatore, Giancarlo Narciso, una squadra notevole che può esibire riconoscimenti importanti per il genere noir: tre premi Scerbanenco, tre premi Tedeschi; un vincitore e un terzo classificato al premio Azzeccagarbugli; un premio Salgari, tanto per citare i più importanti.

 

L’antologia è nata quasi caso poco più di un anno fa dall’architetto arcense Domenico Di Franco e dallo scrittore Giancarlo Narciso; un progetto del quale si fa subito portavoce Romano Turrini, lo storico che da anni riporta alla luce il passato di Arco.

 

E in poco tempo il progetto decolla con la speranza, un sogno ambizioso, di fare per Arco ciò che Camilleri ha fatto per Ragusa, dove le presenze turistiche in breve tempo si sono triplicate. Insomma, promuovere l’immagine di Arco come meta di un turismo culturale, in modo da coinvolgere anche una diversa fascia di clientela, più matura e qualificata, che vada ad affiancarsi al classico target sportivo basato sulla triade mountain bike, windsurf e freeclimbing.

 

Infine, una curiosità letteraria. Per quanto riguarda il titolo dell’antologia, “Come d’Arco scocca”, una frase in cui risuonano echi D’Annunziani, questa si ispira direttamente al celebre motto «Senza cozzar dirocco», che Gabriele D’Annunzio creò per il più famoso figlio di Arco, il costruttore aeronautico Gianni Caproni.

 

AA.VV.

Come d’arco scocca

Il castello di Arco attraverso i secoli in tredici racconti

Borderfiction, 2022

  1. 380, euro 15 euro
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