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Colpo di ritorno, una nuova indagine per il P.M. melòmane di De Cataldo
di Elena d’Alessandri
E’ un gradito ritorno quello di Giancarlo De Cataldo, con il suo ultimo libro: Colpo di ritorno, in libreria con Einaudi (248 pp., 18 Euro). Questa volta, la squadra del Pubblico Ministero Manrico Spinori, in forza alla Procura della Repubblica di Roma, è chiamata a risolvere il caso di un omicidio che mette a soqquadro la Roma che conta: l’omicidio di un mago, ma non di uno qualunque. Infatti, il Mago Narouz, al secolo Giuseppe Capomagli, era il consigliere fidato di una selezionata schiera di persone dello spettacolo ma, soprattutto, di alcuni parlamentari di primo piano della Repubblica. Narouz viene trovato cadavere nella sua abitazione romana nel quartiere di Trastevere, colpito da un corpo contundente alla testa.
Bisogna indagare con discrezione, e soltanto l’Aristocratico magistrato melòmane potrà riuscirci.
Un caso difficile. Le prime indagini, infatti, sembrano non portare da nessuna parte.
Ed ecco che allora il Procuratore Capo della Procura di Roma, Gaspare Melchiorre, decide di rivolgersi al suo vecchio amico, il Sostituto Spinori: “devo sostituire il titolare del caso, e data la delicatezza della situazione ho pensato che tu potessi essere l’uomo giusto”… Manrico si sporse in avanti. La domanda che rivolse al procuratore suonò, forse, ironica, ai confini del sarcastico: ‘C’è qualcosa che devo sapere, Gaspare?”
Spinori, accettando l’incarico – d’altronde non poteva rifiutare la richiesta che gli proveniva dal Capo – si mette subito all’opera, rendendosi ben presto conto delle difficoltà del caso e arrivando al punto di pensare di essere stato manipolato. Ma ecco che, all’improvviso, proprio quando la situazione sembra inestricabile, ecco il colpo di scena che sembra proiettare uno squarcio di luce sull’intrigata vicenda.
Un giallo che sembra avere tutti gli elementi giusti per poter funzionare. In cui tutti i personaggi, a partire dall’Ispettora Deborah Cianchetti – dal pessimo carattere e dai metodi spicci – alla parlamentare ludopatica, ai maghi di vario tipo che si alternano sulla scena, alle attrici, agli esorcisti e ai vari imbroglioni, costruiscono un mondo variopinto che ben si amalgama alle esigenze narrative. Regalando al lettore, in questo modo, anche momenti di leggerezza che rendono il romanzo più fruibile.
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