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Eventi culturali

Ciak si insegna

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di Bernardina Moriconi

Film e serie televisive di grande successo anche internazionale hanno acceso i riflettori su Napoli, trasformando in una sorta di perenne set a cielo aperto la città campana, da sempre vocata alla rappresentazione spettacolare di sé, soprattutto, per il passato, attraverso il teatro in prosa e in musica. Ciascuno di questi generi di comunicazione – teatrale, televisivo, cinematografico – possiede una propria storia e una propria peculiarità d’espressione artistica, e, col moltiplicarsi e variegarsi di modalità rappresentative, si è avvertita l’esigenza di creare figure competenti e culturalmente attrezzate a partire dalle varie tipologie e modalità di scritture sceniche.

Probabilmente, è anche da questa consapevolezza lungimirante che sette anni fa è nato presso il Dipartimento Umanistico dell’Università Federico II di Napoli il Master di secondo livello in Drammaturgia e Cinematografia. Coordinato da Pasquale Sabbatino, che ne è stato anche l’ideatore, il corso di alta formazione e della durata di un anno, si propone di contribuire alla preparazione professionale di esperti nella critica teatrale e cinematografica e nella scrittura creativa per le scene. Il fatto che esso sia sorto nel cuore stesso del dipartimento umanistico dell’ateneo federiciano rivela la volontà innovativa del mondo accademico di affiancare alla parte più tradizionale e teorica – di studio, codificazione, conservazione – una più operativa pratica e laboratoriale.

Come nasce un soggetto televisivo o cinematografico? come si scrive una sceneggiatura? Quali sono le peculiarità della critica giornalistica? Come comporre un testo teatrale? Sono solo alcune delle tematiche affrontate dal Master. Non è un caso che il comitato scientifico, composto da un team accreditato di docenti universitari, annoveri al suo interno anche uno scrittore di successo come Maurizio de Giovanni e un attore come Peppe Barra, che, durante accorsate lezioni di scrittura creativa, offrono ai masterini la propria personale e brillante esperienza, il primo, di autore di cicli di romanzi che hanno subìto riscritture sceniche di varia tipologia(televisive, teatrali e fumettistiche) e, il secondo, di attore e autore teatrale. E, sempre in un’ottica laboratoriale tendete a inserire i giovani studiosi in contatto diretto e proficuo col mondo della scrittura scenica, numerose sono le collaborazioni messe in campo con enti e istituzioni di prestigio: come quella realizzata col Napoli Teatro Festival che offre agli specializzandi l’opportunità di cimentarsi nella critica teatrale, o quella col Premio Concetta Barra che si svolge in quell’isola di Procida appena salita agli onori della cronaca come capitale italiana della cultura. E se nuovi percorsi didattici avvicinano sempre più il Master alla settima arte, l’attenzione per il teatro, la sua storia e la sue trasformazione rimane costante, sia grazie agli ospiti illustri che sono intervenuti nel corso di questi sette anni (tra gli altri, Mario Martone, Mariano Rigillo, Alessandro Preziosi, Luca De Filippo, Lucio Allocca, Arturo Muselli), sia attraverso la realizzazione di testi teatrali originali nati nel corso dei seminari svolti da drammaturghi del calibro di Manlio Santanelli e Fortunato Calvino.

La domande di partecipazione possono essere inviata entro il prossimo 26 febbraio (informazioni sul sito www.drammaturgiacinematografia.unina.it). E poi ciak, si gira! Anzi, no, si parte con una nuova avventura nell’universo effimero eppure durevole della finzione scenica.

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