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Musica

Cenerentola… 2022

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di LAURA MUSSO

Cenerentola: una fiaba narrata in centinaia di versioni, la più antica delle quali è Rodopi, nota nell’antico Egitto e citata da fonti greche. La fiaba ha ispirato opere liriche e balletti su musiche di celebri compositori, nonché mise en scène teatrali, adattamenti per il cinema e la televisione.  

Indimenticabile è la Cenerentola di Gioachino Rossini, melodramma giocoso in due atti composto su libretto di Jacopo Ferretti, in prima rappresentazione il 25 gennaio 1817 al Teatro Valle di Roma. La narrazione segue quella di Charles Perrault, ma emerge una lettura sarcastica della fiaba. Non la magia ma, sullo sfondo della vicenda, una società degradata, che richiama la realtà romana di quegli anni: corruzione, una nobiltà decadente e il disagio dei ceti più poveri.

L’opera di Rossini sarà portata in scena al Teatro Coccia di Novara il 20 e il 23 gennaio 2022. La regista Teresa Gargano spiega che «[…] perno centrale è la differenza tra la verità e la menzogna, tra l’essere e l’apparire. In questa storia nessuno è come realmente appare: la nostra Cenerentola, Angelina, è un personaggio modernissimo, rivendica senza nessun problema la propria felicità, alla ricerca di un uomo che abbia l’intelligenza e la moralità per capire dove realmente risieda la bellezza. Fin da subito ci appare come una donna maltrattata, aggredita continuamente da chi dovrebbe proteggerla. Angelina è una donna che lotta per la propria autonomia, e rivendica soprattutto il suo diritto all’amore».

Le storiche scene dipinte a mano e un cast di giovani interpreti, alcuni al loro debutto sul palcoscenico: un dialogo tra passato e futuro, per avvicinare le giovani generazioni alle opere classiche e riscoprire il valore delle fiabe ancora oggi.

“Le fiabe dicono più che la verità,

perché dicono che i draghi esistono

e affermano che si possono sconfiggere” (G. K. Chesterton)

 

“La fantasia fa parte di noi come la ragione: guardare dentro la fantasia è un modo come un altro per guardare dentro noi stessi” (G. Rodari)

 

Per ogni informazione: Teatro Coccia di Novara

 

 

 

 

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