Fumetti
Caravaggio e la ragazza, una fiaba magica sulle rive dello Stretto
Tra i grandi della Storia che hanno attraversato Messina la Nobile ecco il genialissimo maledetto dell’arte Caravaggio, giunto sulle rive dello Stretto in fuga da Malta e protetto dai cavalieri di Malta messinesi, sede di un prestigioso priorato. Nadia Terranova e Lelio Bonaccorso, giovani, fervidi appassionati della loro Messina, hanno creato- donando la scrittura e l’arte grafica- una originale storia a fumetti, la graphic novel Caravaggio e la ragazza, per Feltrinelli comics. La fantasia che incontra la storia, la storia che abbraccia il virtuosismo artistico e la sapiente sceneggiatura che non vuole essere solo biografismo, vuole attraversare desideri, interiorità, punti oscuri.Un binomio vibrante, quello di Bonaccorso, fumettista e artista di successo e di grande impegno, e della Terranova, “strettese” doc finalista allo “Strega”, voce della “sicilitudine” più profonda e intensa, che ci regala una fiaba antica e universale, per tutti.
Una fiaba con tre protagonisti. Caravaggio che incontra un imprenditore- committente impegnato nel mercato delle seterie, di quella sete che nel Seicento dei “secoli d’oro” di quella Messina era una merce pregiata, un tesoro che giungeva in ogni parte del mondo. Caravaggio che realizza quella Deposizione di Lazzaro oggi al Museo Regionale di Messina insieme all’altro suo capolavoro, la meravigliosa Natività (perché non viene citata?), considerato da molti- tra cui il grande Bassani- il capolavoro topico, così ricco di pathos realistico, che fa filtrare luci e ombre taglienti dentro la sacralità della rinascita oltre la morte. Un’opera, la Deposizione, si dice (v.la storica dell’arte Spagnolo), ispirato anche al ritrovamento delle ossa di S.Placido e fratelli martiri.Ma sugli aspetti storici-biografici del Caravaggio “messsinese” rimandiamo agli studi di Principato (autore di una biografia romanzata), Mento,Certo, Gulletta, etc.
Poi, ecco Isabella, figlia del committente, ragazza perloritana orfana di madre, alla ricerca di una sua dimensione personale in quella società vorticosa, maschilista, internazionale, ma ancora incapace di comprendere il “genio femminile” nella sua totalità e nella specialità. Caravaggio – che la salva con coraggioso slancio da una violenza terribile- la dovrà ritrarre, diventando, passo passo, il suo mentore, socratamente catalizzando le energie nascoste e liberandole con il suo stile ardito, forte, indomito.Le donne devono camminare sicure, riconoscere i pericoli, e saperli affrontare, saper “fissare il pericolo negli occhi”, e così diventare sé stesse, anime indipendenti, artiste, creatrici.
Dappertutto, Messina: ritratta come una gran bella donna d’altri tempi, dagli echi mitici, suggestivi, pittoreschi, vibranti, reali.La città che qualche decennio prima aveva ospitato la Flotta della Lega Santa di Don Giovani e l’imperatore Carlo V; una capitale del Mediterraneo, di commerci, arti, bellezza. Ecco la Cattedrale, la Badiazza, l’Immacolata, la Marina, la Lanterna del Montorsoli, la zona falcata, la caccia al pescespada Rocca Gulefonia, la fontana di Orione, il Nettuno…tesori di ieri e di oggi, ritratti da Bonaccorso con slancio pittorico. Un libro omaggio per “viandanti, visionari, artisti e folli”, per tutti coloro che veleggiano verso la vita vera, che partono da mari magici e mitici, Come quello dello Stretto, mare globale, universale, voce d’arte e di letteratura.
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