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Caso Moro, quello che né lo Stato né le Br hanno mai raccontato

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di Claudio Deplano

Un’inchiesta per portare alla luce “quello che né lo Stato né le Br hanno mai raccontato sulla prigionia e l’assassinio di Aldo Moro”. A partire proprio dalla prigione e dall’esecuzione della condanna a morte del Presidente della Democrazia Cristiana emessa dal Tribunale del Popolo autocostituito dalle Brigate Rosse.

La prigione o meglio le prigioni, molteplici e note a molti, senza che ciò portasse alla liberazione del sequestrato. La prima a poca distanza da Via Fani, luogo della strage della scorta e del rapimento, scoperta la quale l’ostaggio sarebbe stato più volte spostato tra Roma, il litorale laziale e il centro della Capitale, nei pressi di Via Caetani, dove il corpo di Moro fu fatto ritrovare nel bagagliaio di una Renault 4 rossa il 9 maggio 1978, 55 giorni dopo il sequestro.

L’assassinio. Moro, ucciso a un passo dalla libertà da un killer della ‘ndrangheta che ha addirittura lasciato la sua firma sul cuore della vittima. Ucciso sì sulla R4 ma non dove e come hanno raccontato i brigatisti secondo verità giudiziarie scaturite principalmente dalle dichiarazioni degli imputati più che da riscontri oggettivi. Verità messe in discussione analizzando granelli di sabbia (e residui di erba e di bitume attaccatisi alle scarpe di Moro) apparentemente insignificanti e sempre fatti riferire ad attività di depistaggio e filamenti di stoffa che rivelano uno dei covi dove Moro fu tenuto prigioniero (un magazzino di tessuti nel Ghetto di Roma).

La morte di Moro, non è una novità, ha fatto comodo a molti, in Italia e non solo, tanto che il Caso Moro ha coinvolto sì i terroristi rossi, ma anche la criminalità organizzata, i servizi segreti, Gladio, la P2, gli Stati Uniti (e l’Amerikano consulente di Cossiga che si vanta di aver indirizzato l’esito della vicenda) e il Vaticano (Ior incluso). Il libro del giornalista Paolo Cucchiarelli fa luce anche sulla trattativa voluta da Papa Paolo VI, amico personale di Aldo Moro (che nelle sue lettere la “indirizza”), che aveva portato l’ostaggio sulla soglia della libertà, ma poi accadde qualcosa che fece precipitare la situazione. Qualcosa che cambiò non solo il destino di Moro ma che ha influito direttamente sulla storia d’Italia.

L’ultimo capitolo del libro propone una ricostruzione degli ultimi quindici minuti della vita di Moro basati su due perizie, una balistica che chiarisce quanti furono i colpi sparati e una medico-legale che determina l’ora del delitto, e una sequenza fotografica che ricostruisce la dinamica dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere di Moro nel bagagliaio della R4.

 

Paolo Cucchiarelli

 

Morte di un Presidente

Quello che né lo Stato né le Br hanno mai raccontato sulla prigionia e l’assassinio di Aldo Moro

Ponte alle Grazie, 2016

pp 432, euro 18,00

 

 

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