Fantascienza

Carmine Belfiore presenta il romanzo “MÖBIUS. La fine e l’inizio”

Published

11 mesi ago

11 Gennaio 2024

«Adesso viviamo nel vero mondo descritto da George Orwell in 1984. Un regime. Mondo controllato e quindi fatto di tanta ipocrisia, falsità e apparenze. Ci riempiono di belle parole − amore, fratellanza, tolleranza –, mentre in realtà siamo nel mondo più spietato di sempre e lo possono fare perché ormai hanno il controllo totale della manipolazione e della tecnologia […] Siamo alla fine, aggrappati alle ultime scialuppe di una nave che è naufragata per l’imperizia del suo comandante. Adesso ogni risorsa, ogni chicco di grano, ogni goccia d’acqua è preziosa e vale oro; perfino l’aria che respiriamo adesso scarseggia. Quindi, se sei utile a qualcosa, bene, altrimenti vieni emarginato o addirittura eliminato. E anche senza tanti scrupoli, nell’indifferenza e nella gioia collettiva, drogata da una propaganda endemica»: “MÖBIUS. La fine e l’inizio” di Carmine Belfiore è un romanzo distopico ambientato nel 2198, quando ormai i cambiamenti climatici hanno creato distruzione e morte. Inoltre, un governo iper presente controlla le vite di chi è sopravvissuto al caldo torrido, alla scarsità di aria respirabile e alle catastrofi ambientali; il progresso tecnologico è arrivato al punto che l’essere umano ha perso totalmente la libertà di agire come meglio crede, perché ogni azione è effettuata dalle macchine e dalle intelligenze artificiali, che hanno anche il compito di controllare che tutti vivano seguendo i dettami del regime. È chiaro che l’autore si sia ispirato alla distopia “1984” dello scrittore britannico George Orwell per delineare il contesto in cui si muove il protagonista dell’opera, Tom Sanders, un fisico matematico tra i più geniali, e anche un uomo sensibile che, al contrario della massa, ha ancora a cuore il destino della sua razza e della natura, che è la vera vittima dell’insensatezza umana. In questo romanzo è infatti presente una profonda coscienza ecologista, che ha un peso nello svolgimento degli eventi; un altro tema fondamentale è il tempo, analizzato dallo scienziato protagonista in quanto egli si rende conto che la progressione temporale classica è un’illusione: egli abbraccia l’idea che il tempo non esista per come noi lo percepiamo e che tutto – passato, presente e futuro – accada simultaneamente. Tom parte da questa teoria per costruire la sua macchina del tempo: egli non si è mai sentito parte della sua epoca e vuole tornare nel passato, a una genuinità e a un maggiore rispetto per la vita ormai perduti. Carmine Belfiore offre ai lettori una storia di ampio respiro, permettendoci di riflettere sull’umanità e sul suo legame con l’universo.