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Lo Zibaldone

Buon compleanno Emma Woodhouse

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Il bicentenario della pubblicazione di “Emma” è l’occasione per conoscere la scrittrice inglese Jane Austen e le sue opere attraverso l’azione dell’associazione e del book club che portano il suo nome.

DI ELENA DARDANO

In occasione del bicentenario dalla pubblicazione di Emma, Mara Barbuni, tra i fondatori dell’Associazione Italiana Jane Austen, ci spiega il valore della scrittrice e il privilegio di diffonderne la conoscenza.

Cos’è JASIT? La Jane Austen Society of Italy è un’associazione culturale senza fini di lucro nata nel 2013 che vuole promuovere in Italia la conoscenza di Jane Austen, rendendo reperibile al pubblico italiano il materiale altrimenti disponibile solo in lingua inglese. Questo progetto si realizza attraverso lavori di ricerca, traduzioni dall’inglese e produzioni autonome. Oltre al sito internet i fondatori di JASIT curano una rivista dedicata esclusivamente a Jane Austen, la produzione di ebook gratuiti di tema specifico, la creazione di edizioni speciali dei romanzi canonici e momenti di raccolta delle impressioni dei lettori, come lo “Speakers’ Corner” o il recente concorso di saggistica dedicato a Emma.

 

Perché Jane Austen è così affascinante? Probabilmente perché le sue opere sono permeate di ordine e di equilibrio, molto rassicuranti al giorno d’oggi. I personaggi sono dei round characters nei quali ci si può identificare o riconoscere le qualità o i difetti delle persone che ci circondano. I temi che vi si affrontano sono molteplici: si parla sì d’amore, ma in modo quasi marginale; più interessanti sono le esplorazioni che l’autrice ci offre della funzione del denaro, dei conflitti sociali, dell’affermazione dell’Io femminile. Per questo sono state date molte interpretazioni: dai cosiddetti “derivati”, ossia i libri/racconti ispirati ai personaggi originali, alle trasposizioni per il cinema e la tv, dalle web series ai fumetti.

 

Cos’è il Jane Austen Book Club? È un gruppo di lettura organizzato da Biblioteca Salaborsa di Bologna con la collaborazione di JASIT, i cui appuntamenti (gratuiti) si svolgono ogni mese nelle sale della biblioteca. Ogni incontro è dedicato a una o più opere: mentre la prima edizione (2014-15) ha analizzato gli scritti di Jane Austen, la seconda, in corso, affronta la letteratura austeniana “vista da lontano” (per parafrasare il titolo di un saggio di Franco Moretti); il programma è reperibile sul sito dell’Associazione.

 

Che valore ha oggi la biblioteca? Il ruolo di un bibliotecario non smette mai di avere un’enorme importanza per un lettore: ci sono ostacoli, nella reperibilità delle fonti letterarie, che solo grazie a una biblioteca possiamo superare; per non dire della straordinaria rilevanza democratica garantita da questa istituzione, che in ogni circostanza e per qualunque necessità viene incontro alla sete di conoscenza dei cittadini. Ci auguriamo che le biblioteche rimangano sempre più delle “piazze” di condivisione, aperte alla fruizione della cultura da parte di ogni individuo, indipendentemente dalla sua età, dalla sua formazione, dalle sue risorse, dalla sua lingua e dalla sua provenienza geografica.

 

Che progetti ha JASIT per il futuro? Il prossimo anno si ricorda in tutto il mondo il bicentenario della morte di Jane Austen. Stiamo lavorando per l’ideazione di attività legate alle celebrazioni. Un altro aspetto importante sul quale abbiamo iniziato ad attivarci è quello dei contatti con le realtà austeniane all’estero: in primis il Cottage di Chawton (la casa-museo di Jane Austen) e la Chawton House Library, e poi le varie Societies a lei dedicate sparse in tutto il mondo. 

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