Lo Zibaldone
Bianciardi, una vita in rivolta
Quanto più si etichetta Luciano Bianciardi (Grosseto 1922 – Milano 1971) con gli epiteti di «anarchico», «ribelle» e «profeta» tanto più la sua figura corsara se ne allontana, risultando imprendibile. L’intellettuale toscano è stato un dannato, ma non in chiave dantesca, visto che ha pagato le sue colpe in vita, sulla terra. Montalto in questo saggio mostra con efficacia lo stare al margine di Bianciardi, pur succhiando avidamente la commedia umana. Aveva un demone dentro, quello dell’autodistruzione, incapace di stare al mondo e consapevole di questo a tal punto da diventare lui stesso il «torracchione» da far esplodere. Necessaria la citazione di un passo del libro Bianciardi com’era dell’amico storico Mario Terrosi in cui si legge senza equivoci l’identità dello scrittore: «[…] Mi confessava di avere a momenti l’ossessione dell’Io: la noia angosciosa di essere sempre presente a se stesso. Studiando, mangiando, passeggiando: mai gli pareva di essere solo, ma sempre in compagnia di un se stesso che lo guardava, lo sorvegliava, e non si staccava mai. In compagnia degli altri riusciva a liberarsene […]». Autore de La vita agra, traduttore di Tropico del Cancro e Tropico del Capricorno di Henry Miller, polemista urticante e trasversale (L’Unità, Guerin Sportivo, Avanti!, Il Giorno etc.), critico televisivo, narratore, violoncellista, bibliotecario ma soprattutto un provinciale, qualità fondamentale per radiografare la società italiana. Bianciardi affermò: «[…] Finirà che mi daranno uno stipendio mensile solo per fare la parte dell’arrabbiato […]». In parte questa dichiarazione può riassumere una puntata di Black Mirror in cui un partecipante di un talk show prima critica aspramente il sistema tascabile e mercificatorio del successo, poi sotto compenso viene inserito all’interno dello stesso programma al fine di recitare la parte dell’indignato. Al contrario Bianciardi non tollerò tutto questo, firmò egli stesso la sua fine, senza alcuna contrattazione.
Sandro Montalto
Bianciardi una vita in rivolta
Mimesis, 2018
pp. 148 Euro 12,00

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