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Lo Zibaldone

Babel Festival di letteratura e traduzione, Bellinzona 11-14 settembre 2014

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Le lingue delle Antille

Trinidad, Cuba, Giamaica, Martinica, Haiti, Repubblica Dominicana, Bahamas

 

Nel 2014 Babel estende la ricerca avviata nel 2013 con le letterature francofone dell’Africa, dopo un continente un arcipelago, e dopo un’unica lingua una varietà di lingue: ospiti del festival saranno gli scrittori delle Antille, le isole caraibiche occupate a turno da tutte le potenze coloniali europee e popolate dai discendenti delle tribù indigene e degli africani deportati in massa al tempo della tratta degli schiavi, ex coloni, meticci e una moltitudine di immigrazioni remote e recenti. Un crogiolo di razze e di culture le cui radici storiche affondano profonde in Africa e in Europa, ma le cui ramificazioni si spingono verso le Americhe e il mondo intero. O meglio, come mangrovie, si radicano e ramificano nel mare reagendo all’incessante cambiamento delle correnti e delle maree con una capacità di adattamento, aggregazione, ribellione e riconquista unica al mondo.

Dallo spagnolo di Cuba e della Repubblica Dominicana al francese di Haiti e della Martinica, all’inglese di Trinidad e della Giamaica all’olandese di Curacao, al portoghese, al hindi, al cinese, alla varietà di patois e creoli, le lingue delle Antille rispecchiano questo ricchissimo e drammatico groviglio di influssi diversi. Le letterature delle Antille sono i frutti di questo complesso intrico di radici, inflorescenze, marosi, mostri marini e ramificazioni.

Gli autori del programma “La parola oltre i confini” sono Earl Lovelace, Lyonel Trouillot, Abilio Estévez, Elizabeth Walcott-Hackshaw, Rita Indiana Hernandez, Patrick Chamoiseau, Robert Antoni, Kei Miller, Bern ist Überall.

 

Babel si spinge anche “Oltre i confini della parola”. Rocksteady, rumba, ska, reggae, steel pan, dub, soca, son cubano, salsa, cumbia, merengue: è sterminata la lista dei generi musicali dalle origini ibride e dal fascino irresistibile che provengono dai Caraibi. Babel ha scelto un genere tra i più brillanti, magnetici e originali in assoluto, il calypso, invitando David Rudder, uno dei più grandi calypsonian viventi, a interpretare la sua personale storia del calypso in un programma unico che attraversa un secolo di canzoni di lotta e di humour, di sesso e di rabbia, fino ad arrivare alla sua musica, che chiude un’era e ne apre un’altra.

Nelle settimane che precedono Babel, cineBabel propone una rassegna di film di Haiti, Cuba, Suriname, Martinica e altre isole dei Caraibi, per aprire il festival giovedì sera con Poetry is an Island, un documentario sul poeta Premio Nobel Derek Walcott, la sua visione della scrittura, la scrittura della sua isola, St. Lucia.

Per artBabel, Attilio Wismer interviene sugli spazi interni ed esterni del festival con un’installazione-arcipelago, mentre nel cineBooth verranno proiettati video di artisti contemporanei e una selezione di documentari.

 

Completano il festival le proposte infraBabel, extraBabel, del Settore ricerca e del Settore scuole, con pubblicazioni di libri, la cura di rubriche su riviste, i workshop e il Simposio di traduzione letteraria, le svariate collaborazioni con enti culturali svizzeri e internazionali, la prima edizione del Premio Babel per la traduzione letteraria.

 

www.babelfestival.com

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