Aspettando Riccardino

 di Loredana Simonetti

Era chiuso in cassaforte da molti anni, precisamente dal 2005. Poi qualche ripensamento, forse il titolo Riccardino non convinceva, lo aveva ripreso in mano nel 2016, per tracciare la versione definitiva della storia alla quale ormai era affezionato. No, non poteva chiamarsi diversamente l’ultimo libro di Andrea Camilleri: Riccardino aveva preso corpo ed era riposto nelle mani accoglienti della casa editrice Sellerio, con l’impegno di essere pubblicato postumo.
Non un titolo evocativo, come gli altri della celebre serie del Commissario Montalbano, “Il cane di terracotta”, “La voce del violino”, “La gita a Tindari”, ma il nome di una persona, come fosse un conoscente al quale affidare la storia finale della nota serie. E per una forma scaramantica il personaggio Montalbano non deve morire prima del suo autore. Come se Camilleri, nel suo celebre e commovente monologo “Conversazione su Tiresia”, avesse voluto accompagnare nell’eternità, ormai prossima alla sua persona, anche l’ultimo ricordo di Salvo Montalbano, così da portarlo con sé per sempre.
Il linguaggio sarà lo stesso, a meno di una naturale evoluzione; la scrittura, i personaggi, i caratteristi sempre gli stessi. Mi domando se la cecità abbia interferito con la sensibilità d’animo dei suoi personaggi, se l’abbia aiutato a entrare nei meandri del suo cuore più profondo o se, proprio perché vedeva poco, abbia in parte oscurato la sensibilità di Montalbano, la rettitudine, la caparbietà, o abbia esaltato l’amore per la sua terra d’origine, per la sua fedele compagna di sempre Livia, per i suoi diretti collaboratori.
Sarà tutto da scoprire e nell’attesa del 17 luglio prossimo, ricorrenza di un anno dalla scomparsa di Andrea Camilleri, potremo dare spazio all’immaginazione e tentare di scoprire, dopo aver letto molti libri della serie di Montalbano, se uscirà la parte migliore del Commissario, se ci sarà una cesura con tutti i suoi libri precedenti e se, come si augurano i suoi affezionati lettori, sarà veramente il primo passo verso quell’eternità che Camilleri aveva consapevolmente raggiunto.
“Riccardino” uscirà nel tradizionale formato della Sellerio e avrà anche un’edizione speciale con una nota di Salvatore Silvano Nigro, in cui si può confrontare la prima versione del libro del 2005 e quella definitiva di prossima uscita.