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Lo Zibaldone

“Anja, la segretaria di Dostoevskij”, l’appassionante opera di Giuseppe Manfridi

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“Anja, la segretaria di Dostoevskij” di Giuseppe Manfridi è un romanzo che non si dimentica facilmente; «Mai banale, mai retorico, mai ostentato ma profondamente serio e convincente, un inno alla letteratura e all’amore, all’intelligenza e alla volontà» afferma lo storico dell’arte Claudio Strinati, che ha presentato l’autore al Premio Strega 2020, e non si può che essere d’accordo. Con una scrittura potente ed evocativa, e con una perfetta caratterizzazione dei personaggi, generosa nei particolari e nelle sfumature, l’autore ci fa immergere nella Pietroburgo del 1866 e nella nascita di un amore che ha superato ogni ostacolo. In certi passaggi del libro sembra di leggere proprio un romanzo di Dostoevskij: la profonda analisi di ogni sentimento provato dai personaggi, la decisione di non celare niente al lettore, di sbattergli tutto in faccia senza censure; l’autore è uno stenografo delle emozioni, le mette tutte nero su bianco, come fa Anja con le parole del Maestro. Anche gli ambienti hanno uno spessore straordinario: le strade di San Pietroburgo diventano il riflesso delle ansie e dei tormenti dei protagonisti, e in esse si materializzano i fantasmi dello scrittore, che camminano insieme a lui, che si mischiano con i vivi; lui che di fantasmi ne ha tantissimi, una schiera composta in quasi cinquant’anni d’età. Dostoevskij non ha avuto una vita facile, e l’uomo che ci troviamo davanti ne ha tutti i segni incisi sulla pelle: dalla prigionia e la condanna a morte poi commutata in lavori forzati in Siberia, fino alla debilitante epilessia e all’indigenza che l’ha portato a scrivere febbrilmente per guadagnarsi da vivere, non avendo la fortuna di uno come Tolstoj che aveva i fondi necessari per produrre le sue opere in tranquillità, senza il mostro del tempo a minacciarlo. Ed è proprio la genesi di un’opera alla base della trama del romanzo di Manfridi; Dostoevskij ha infatti firmato un contratto capestro con Stellovskij, un mefistofelico editore, che sapendo bene dei problemi economici dello scrittore gli ha strappato un accordo ingiusto e illegale: egli dovrà infatti portargli un nuovo romanzo entro un mese, o perderà i diritti delle sue opere passate e future. A volte, però, è proprio dalle sfortune che nasce un’opportunità: Dostoevskij ha bisogno di una stenografa per completare in tempo la stesura del suo romanzo “Il giocatore”, e quando arriva Anja nella sua vita, non sarà solo preziosa per la sua professione ma anche per il suo privato; Giuseppe Manfridi ci racconta il loro incontro deciso dal fato, la loro dedizione verso la letteratura, e soprattutto il loro immenso amore.

Casa Editrice: La Lepre Edizioni

Collana: Visioni

Genere: Narrativa storica

Pagine: 608

Prezzo: 25,00 €

Venerdì 25 giugno, a partire dalle ore 21:00, Giuseppe Manfridi presenterà il suo romanzo a sfondo storico “Anja, la segretaria di Dostoevskij” nel corso della rassegna culturale, giunta alla sua terza edizione, La Collina delle Meraviglie, organizzata dall’associazione Dalla Terra In Su in collaborazione con la Compagnia Guide Valli Bolognesi. Gli incontri con gli autori sono curati dal giornalista e scrittore Cristiano Governa.

 

 

Rassegna: La Collina delle Meraviglie

Indirizzo: Via di Sabbiuno, 6 – Bologna

Data: 25 giugno 2021

Orario: 21:00

 

Evento a ingresso libero fino ad esaurimento posti – Info e prenotazioni 3491717883

 

 

Contatti

https://www.facebook.com/AnjaDostoevskij/

https://it-it.facebook.com/manfridi

https://www.instagram.com/giuseppemanfridi/?hl=it

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