Lo Zibaldone
Andy Warhol e l’America
Ognuno ha la sua idea di America. E anche quel genio di Andy Warhol aveva la sua. Quale fosse, ce lo dice la Feltrinelli nel recente America (pp, 224 , Euro 19,50, traduzione a cura di Piero Terzi). Un libro che è tante cose: un resoconto, un album fotografico, Un diario di vita, un ritratto geniale degli Stati Uniti, uno studio sul potere dell’immagine realizzato da uno dei più grandi artisti contemporanei. Un viaggio esplorativo rigorosamente in bianco e nero nelle stelle e nelle strisce d’america. Warhol cattura gli Stati uniti in immagini, mettendoli a nudo. Cattura le vetrine dei supermercati, veri musei della nostra civiltà, per mostrare i simboli che celebrano il consumo, la quantità e l’abbondanza. Fotografa Truman Capote piuttosto che Dolly Parton , Liza Minnelli o Michael Jackson, Madonna o Basquiat: volti che sono istanti, secondi di effimera gloria schermo televisivo. Cerca di fissare le abitudini degli americani, va alla scoperta della varietà di stili di vita che costellano il paese. Con questo album di fotografie inedite, Andy Warhol mette a disposizione il suo viaggio attraverso l’America, che è anche uno studio attualissimo sul potere dell’immagine.

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