Connect with us

Articoli

Andrea Marcolongo ci guida alla scoperta della lingua e della civiltà greche

Published

on

Il Greco ha rappresentato la Lingua che ha espresso l’epica, la poesia e la filosofia alla base della Civiltà europea e del pensiero occidentale.

di Cesira Fenu

Andrea Marcolongo, giovane grecista laureata in Lettere classiche alla Statale di Milano, da vera innamorata del greco, ha scritto La Lingua geniale – 9 ragioni per amare il Greco (Editori Laterza). L’Autrice propone un nuovo approccio alla Lingua dandone una lettura che cattura suscitando nel lettore il desiderio di approfondire la conoscenza o, addirittura, di apprenderla dal principio. Con vera passione ma in modo rigoroso, con profonda conoscenza della materia, ella ci guida alla scoperta, non soltanto di una Lingua ma soprattutto di una Weltanschauung che il Greco ci trasmette. Se al principio fu il Logos, la parola, che divenne logica che permise all’Uomo di ordinare il mondo, il Greco ha rappresentato la Lingua che ha espresso l’epica, la poesia e la filosofia alla base della Civiltà europea e del pensiero occidentale. Partendo dalla prima attestazione della Lingua (il Lineare B), in tavolette d’argilla rinvenute a Cnosso, culla della Civiltà Minoico cretese, e risalenti al XV sec. a. C., l’Autrice ci mostra la discendenza del Greco dalla Lingua madre, l’Indoeuropeo, di cui esso ha mantenuto alcune caratteristiche, come il genere neutro che nelle lingue romanze, derivate dal Latino si è perso completamente, conservandosi invece in alcune lingue germaniche come l’Inglese. Il Greco ha inoltre conservato il modo verbale ottativo per esprimere il desiderio che nelle Lingue romanze si è perso e in Italiano si traduce col condizionale. Ma l’ottativo esprime anche quello struggimento per ciò che è irrimediabilmente perduto, in questo caso esprime nostalgia.

L’immenso serbatoio linguistico rappresentato dall’Indoeuropeo su cui –nostalgia – lessi su suggerimento di un carissimo zio giornalista che non è più, un volume di Lombardo Radice, Parliamo Indoeuropeo, ha trasmesso al Greco, Lingua della quale non conosciamo il suono, la cui pronuncia è dovuta a una convenzione oltre al minuzioso lavoro degli Alessandrini – curatori della Biblioteca di Alessandria d’Egitto – oltre il numero singolare e plurale, anche il duale per esprimere il senso del doppio che il Latino e le Lingue romanze hanno perduto. Gli amanti sono in numero duale, una coppia, un’unica identità, noi due, ben diversa dal noi e che, esprime efficacemente l’Autrice, spiega quella fusione di amorosi sensi che si stabilisce tra anime di ugualesentire. Il Greco esprime un mondo, quello di un popolo viaggiatore, navigatore, portatore di notizie, abituato a confrontarsi con gli elementi, a orientarsi con le stelle, esploratore, conquistatore che ha espresso Odisseo, il primo vero uomo moderno che agisce con l’intelligenza, l’astuzia, con quella che Pietro Citati ha definito mente colorata, eroe dal multiforme ingegno del quale Dante con versi immortali espresse il desiderio di conoscenza che lo condusse al folle volo. Libertà riflessa nella Lingua in cui non vi è un ordo verborum, ordinedelleparolenellafrase, che i Greci amalgamavano secondo il loro sentire. Di Omero non si sa se sia realmente esistito o se possa rappresentare il punto di incontro di una tradizionea cui ha posto mano e cielo e terra, frutto di più interventi e che ha popolato il cielo e la terra di dei e uomini, creando la Mitologia più bella del Mondo. Popolo che ha espresso la democrazia (non come oggi la consideriamo), pensiamo all’Agorà, al fervido dibattito che in essa si svolgeva e alla capacità di leggere i moti del cuore e la psiche più profondi dell’uomo dando vita al teatro che esprimeva drammaticamente l’umano sentire e si concludeva con la catarsi finale. La Lingua come accade anche oggi nel mondo globalizzato, andò, con l’immenso Impero di Alessandro, semplificandosi per la necessità di farsi comprendere nelle lande più sperdute da quelli che i Greci definivano barbari. Si venne creando così una Koiné.

L’amore per il sentire greco e per la Lingua hanno dato vita a un libro accattivante che riconcilia col Greco chi lo ha studiato e suscita in chi non lo conosce il desiderio di toccare con mano il testo, spinti da ciò che l’Autrice definisce curiositas fatta da amore per la conoscenza che fa cogliere le cose più piccole, conservando lo stupore infantile.

Andrea Marcolongo parteciperà ad aMare Leggere 2017 – Festival della Letteratura per ragazzi sul mare organizzato da Leggere:tutti.

Continue Reading
Click to comment

You must be logged in to post a comment Login

Leave a Reply

Copyright © 2020 Leggere:tutti