Narrativa

Alessandro Monti: “Vedi sopra (…l’estate della mia vita…)”

Published

4 anni ago

24 Ottobre 2019

Alessandro Monti è nato a Modena nel 1968. Esordisce nella narrativa nel 2019 con il romanzo pubblicato in self-publishing “Vedi sopra (… l’estate della mia vita…)”, un’intensa storia di amicizia e d’amore, segnata dal destino.

A cura di Antonella Quaglia

«Di cosa parla il tuo primo romanzo Vedi sopra (… l’estate della mia vita…)?».

Vedi sopra è la storia di un estate bellissima, vissuta da un gruppo di ragazzi su una spiaggia a metà degli anni ’80, tra amori e musica nasce tra loro un amicizia che dura per tutta la vita.

Li ritroviamo nel 2016, sempre uniti anche in virtù di un evento drammatico che ha cementato la loro amicizia, ma che ha inevitabilmente sconvolto il corso della loro vita.

Tra salti nel passato e storia attuale i ragazzi ora adulti comprendono che quello che è stato scritto può essere cambiato…

«In Vedi sopra (… l’estate della mia vita…) ci sono ben sei protagonisti, anche se la voce narrante principale è quella di Jerry. Come sei riuscito a gestire la caratterizzazione di sei personaggi così diversi e particolari? A cosa o a chi ti sei ispirato per delinearli?».

Nella mia storia c’è una parte di vissuto personale che poi sfocia nella parte romanzata, anche se il libro non è autobiografico. Diciamo che in qualche modo questo gruppo di amici non è totalmente inventato e che l’estate del 1985 non è stata per me un estate come un altra.

«C’è un settimo “personaggio” all’interno della tua storia, che parla dell’importanza delle seconde occasioni. È il Destino, figura fondamentale per lo sviluppo della trama. Nell’opera si ripete spesso che “il caso non esiste”. Tu cosa pensi davvero in merito a questa affermazione?».

Penso che sia veritiera. Credo che ognuno di noi abbia un cammino, un destino, certo le nostre azioni quotidiane hanno un peso, non credo che tutto sia definito nei dettagli ma a grandi linee si. In qualche modo il nostro percorso credo sia delineato, certo a volte sarebbe bello avere delle seconde occasioni…

«Qual è il significato del particolare titolo del tuo romanzo?».

Vedi Sopra è un intercalare usato spesso da Alex, un modo di dire che la caratterizza e che rimane impresso nella mente dei suoi amici per sempre.

«La musica è un elemento imprescindibile all’interno della storia raccontata. C’è una colonna sonora che sceglieresti per la tua opera, e che consiglieresti per accompagnare la sua lettura?».

Ovviamente la colonna sonora di Vedi Sopra che viene citata a fine libro e che altro non è che il riassunto delle canzoni citate lungo l’arco della storia e che accompagnano i protagonisti e i loro ricordi. Se poi qualche canzone non è di gradimento può essere sostituita, l’importante è mantenersi nell’arco temporale che va dai primi anni ’80 alla fine di quella decade meravigliosa.

«Vuoi condividere con noi una citazione dal tuo romanzo che ti sta particolarmente a cuore?».

Senz’altro e non ci devo pensare nemmeno tanto:

“Vidi il plettro scivolarmi tra le dita e infilarsi tra una fessura del palco per poi sparire nel nulla, magari l’indomani qualche ragazzino trovandolo avrebbe deciso di imbracciare una chitarra, il destino gioca strani scherzi come abbiamo potuto vedere…”

«So che hai molta nostalgia di Jerry e dei suoi amici. Ti sei già immerso in una nuova storia? Puoi darci qualche anticipazione?».

Confermo, alla fine del romanzo rimane un grande vuoto, i miei ragazzi mi mancano tanto e a volte penso a loro come a persone reali.

Per quanto riguarda il futuro, al momento cerco di fare promozione a questo mio lavoro sperando di raggiungere più persone possibili, ho qualche idea per un secondo romanzo ma diciamo che ancora non ho niente di delineato, sicuramente posso dire che qualsiasi cosa dovessi scrivere la musica non mancherà!”

Titolo: Vedi sopra (…l’estate della mia vita…)