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ADALI E’ LA PRIMA “ASSOCIAZIONE DEGLI AGENTI LETTERARI ITALIANI

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UN NUOVO ORGANISMO NAZIONALE GARANTE DI PROFESSIONALITÀ E RISPETTO DEONTOLOGICO NEI CONFRONTI DEGLI AGENTI ASSOCIATI E DEI LORO CLIENTI.IN UN MOMENTO IN CUI IL MONDO DEL LIBRO STA SPERIMENTANDO UNA CRISI GRAVISSIMA, ADALI SI VUOLE UNIRE ALLE ALTRE CATEGORIE PROFESSIONALI DELLA FILIERA PER UN CONFRONTO CHE MIRI A INNOVARE POLITICHE E MODALITÀ PER SOSTENERE IL LIBRO E LA LETTURA IN ITALIA

Si è costituita il 7 aprile 2020 l’associazione ADALI, la prima associazione degli Agenti Letterari Italiani. L’Associazione riunisce 37 agenti e agenzie letterarie  che nella loro attività aderiscono a elevati standard di competenza e professionalità. Le agenzie  associate rappresentano autori, illustratori, e case editrici, operano nel mercato da almeno due anni, hanno residenza fiscale in Italia oppure il loro portafoglio è costituito per almeno il 50% da autori italiani rappresentati sul mercato editoriale italiano.
ADALI opererà come un nuovo organismo nazionale garante di professionalità e rispetto deontologico nei confronti degli agenti associati e dei loro clienti.
Dopo quasi due anni di colloqui e incontri tra agenzie, alcuni bisogni condivisi e principi  fondamentali dell’agire professionale hanno prevalso sulla consuetudine concorrenziale del settore. La decisione di costituirsi in Associazione muove da alcune necessità comuni a tutti gli agenti:

–        ADALI mira a promuovere e tutelare la professione dell’agente letterario in Italia e rappresentare gli interessi degli associati all’interno della filiera editoriale e presso le istituzioni pubbliche e private.
–        non esistendo titoli o criteri formali abilitanti alla professione di agente letterario, e a seguito del proliferare di agenzie di servizi editoriali che offrono anche servizi di rappresentanza con metodi poco chiari, è emerso il bisogno di riunirsi e delineare l’identità professionale dell’agente letterario per esplicitare e diffondere le regole di base e gli usi non scritti della professione (le «buone pratiche»), fornire quindi un criterio sia nell’esercizio della professione, sia nei rapporti tra colleghi agenti, nonché una garanzia di professionalità per gli autori e gli editori in cerca di rappresentanza. A tal fine l’Associazione ha approvato un codice deontologico che regola l’esercizio della professione e i rapporti tra agenti associati, i quali si impegnano a esercitare la propria professione in modo da proteggere e promuovere la reputazione dell’Associazione stessa e a evitare ogni pratica sleale, nel rispetto degli altri agenti e nel miglior interesse dei propri clienti.
–        ADALI ha tra i suoi obiettivi sostenere l’accesso degli associati ad alcuni servizi professionali condivisi, facilitare la formazione e l’aggiornamento tecnico-professionale degli associati nei diversi ambiti, consolidare il ruolo degli associati e la loro presenza nei dibattiti su scala regionale, nazionale e internazionale che riguardano l’editoria e i diritti d’autore. Nello specifico della delicatissima fase attuale in cui versa il mondo dell’editoria, grazie alla visione d’insieme che hanno gli agenti letterari – si inquadrano come trait d’union tra autori, editori, produttori cine/tv, distributori e anche librai – ADALI, come loro portavoce, potrà offrire un importante contributo alle strategie di ripartenza.
–        ADALI mira a stimolare processi virtuosi di crescita professionale, in un settore altamente competitivo e non regolato da percorsi di formazione specifici alla professione di agente letterario.

È in corso in questi giorni un dibattito sul futuro del libro, che occupa giornali e media. La pandemia condizionerà le nostre vite fin quando non avremo un vaccino disponibile in tutto il mondo; è una situazione drammaticamente straordinaria che richiede un’innovazione altrettanto straordinaria, anche nel mondo del libro. Non si può rimanere ancorati a metodi e politiche di vendita impostate per un mondo che adesso non c’è più e che ha dimostrato negli ultimi 10/15 anni che qualcosa già non funzionava. La posizione dell’agente è centrale nella filiera del libro, perché lavora al libro sin dalle sue fasi embrionali o di progetto, e affianca gli autori in tutto il processo creativo. Gli agenti sono a stretto contatto con tanti diversi editori, possiedono una visione allargata delle potenzialità e dei limiti del sistema-libro. L’interesse dell’agente letterario, così coincidente con l’interesse degli autori, ci spinge fortemente a voler innovare alcuni meccanismi che hanno dimostrato di non essere efficaci come tutti avremmo auspicato, e che hanno bisogno di essere ripensati.
ADALI, in quanto associazione di categoria, mira a confrontarsi con le altre categorie professionali per elaborare proposte innovative ad orizzonte molto ampio, che sostengano il libro e la lettura.
Non smettiamo di pensare che il mondo del libro abbia una grande responsabilità nei confronti della società, e noi sentiamo questo peso dal nostro punto di vista. Insieme con le altre categorie della filiera, dobbiamo trovare strategie rinnovate per intercettare nuovi potenziali lettori e mirare ad avere una popolazione di cittadini più consapevoli e più curiosi.

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ADALI è un’associazione indipendente di rappresentanza e autogoverno senza scopo di lucro, apolitica e apartitica, regolata dalle norme del Codice Civile e da un proprio Statuto. Il consiglio direttivo è costituito da: Maria Gabriella Ambrosioni (Presidente), Roberta Oliva (Segretario), Alessandra Mele, Loredana Rotundo, Anna Spadolini.

Il sito: www.adali.org

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