Arte& Cinema
A tavola con Scorsese
di Nico Parente
Qual è l’elemento imprescindibile nel cinema di Martin Scorsese? Se sperate di trovare la risposta in tecnicismi, attori feticci, script o effetti visivi vi sbagliate. Martin Scorsese, da buon italiano naturalizzato americano, non rinuncia a quello che è il vessillo dello Stivale nel mondo: la cucina. D’altronde è stato lo stesso regista a dichiarare: “Il cibo per me è strettamente collegato all’antropologia”. Ripercorrere la
carriera cinematografica di Martin Scorsese attraverso il cibo dallo stesso messo in scena è l’innovativo e originale esperimento attuato dal bravo Valerio Costanzia. E l’autore è riuscito nell’impresa. Il cineasta ‘mangia-spaghetti’ per eccellenza ha sempre dimostrato di avere un forte legame con la tavola e le pietanze tipicamente italiane e non. Infatti, a parte i piatti tipici di casa nostra, nel cinema di Scorsese non vengono neppure meno junk-food e diner all’americana. Costanzia muove una critica curata e attenta ai dettagli, come dimostra il capitolo dedicato a ‘Quei Bravi ragazzi’ e intitolato ‘Aglio e lamette da barba’, nel quale viene descritta con precisione chirurgica la preparazione di un pranzo coi fiocchi dietro le sbarre. Lo sguardo rivolto da Scorsese al cibo è il punto di partenza di ciascun capitolo per poi strizzare l’occhio a quelli che ormai sono i canoni e gli stilemi adottati da un autore tanto grande quanto semplice:
egli, infatti, vuole assolutamente mettere in rilievo il suo stretto legame con la tavola, gli spaghetti fumanti e le polpette al sugo. Una chiave di lettura del cinema di Scorsese che mai nessuno sinora aveva adottato. Eppure il regista fin dal primo cortometraggio It’snot just you, Murray!(1964) ci propone il suo modo di fare cinema con e attraverso il cibo. 120 pagine sapientemente miscelate di cucina, sangue, crimine, famiglie mafiose e penitenziari, il tutto colto dallo sguardo singolare di uno dei più grandi nomi
del cinema internazionale, al nostro Paese legato più di chiunque altro. Le ricette di alcune pietanze tipiche poste a fine di ciascun capitolo descrivono perfettamente la chiave interpretativa dell’autore, non a caso anche blogger di cucina. Se dovete approcciarvi per la prima volta al cinema di Scorsese,
Costanzia suggerisce nelle note bibliografiche alcuni volumi utili a conoscere uno dei più grandi registi della New Hollywood. Una raccomandazione: apparecchiate tavola prima di addentrarvi nella lettura.
VAlerio Costanzia
Mangia Spaghetti – A tavola con Martin Scorsese
Il leone verde, 2015
pp. 120, Euro 10,00
Il Leone Verde, 2015
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