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A Milano ad aprile sarà tempo di libri

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Nella più internazionale delle nostre città, dal 19 al 23 aprile, si inaugura  la prima Fiera dell’Editoria Italiana, una grande manifestazione che ruota intorno al mondo affascinante e straordinario dei libri. E che guarda molto lontano.

DI LUCIA CASTAGNA

A Milano, vicino alla zona Expo che aveva incantato i visitatori di mezzo mondo, a due passi da quell’Albero della Vita che è rimasto lì quasi a ergere i suoi rami sotto quell’angolo di cielo per propiziare nuovi eventi straordinari, arrivano i libri.

Dal 19 al 23 aprile, infatti, sarà Tempo di Libri, la nuova Fiera dell’Editoria Italiana che, in 35 mila metri quadrati di spazi, dedicherà ogni attenzione ad autori, editori, illustratori, bibliotecari, librai, critici, studenti, lettori e tutto quel mondo curioso e affascinante che ruota intorno ai libri.

Un grande, attesissimo evento in cui si fonderanno tradizione e innovazione, la carta con il digitale, gli autori di bestsellers con gli esordienti, campioni di popolarità sul web, tutto all’insegna di quella dote preziosa che il libro ha dimostrato di avere e mantenere da sempre.  E cioè la capacità di essere la “medicina per l’anima”, come è scritto sopra la porta della Biblioteca di Tebe. O, come ha detto Marguerite Yourcenar, “una riserva di grano da ammassare per l’inverno dello spirito”.

Tempo di Libri rappresenterà un’occasione unica per tutti gli espositori, che saranno protagonisti senza distinzioni di dimensione o specializzazione: i grandi marchi o la piccola e media editoria, quelli che pubblicano libri professionali, quelli didattici, i bestsellers e i titoli difficili da trovare in libreria. Al pubblico sarà offerta la possibilità di esplorare la vastità e la ricchezza del mondo editoriale italiano, in uno spirito di comunità e comunicazione evidente anche nell’allestimento, con i piccoli e grandi editori uno accanto all’altro, coinvolti in un dialogo continuo sui tanti temi derivanti dalle ventisei parole chiave dell’alfabeto.

Perché, in questa prima edizione, si comincerà proprio dall’alfabeto. Come a scuola. Ventisei lettere a fare le parole, e con le parole a fare tutto. E l’alfabeto diventerà la chiave per attraversare la Fiera, per leggerla come una guida di temi e appuntamenti. Dove, per esempio, alla lettera M si troverà Milano, la città ospite, che per questa nuova manifestazione organizza anche appuntamenti fuori fiera, coinvolgendo teatri, bar, librerie, biblioteche e ritrovi, come già avviene con grande successo per la moda e il Salone del mobile.

Ventisei parole chiave, ventisei tag più una @, che faranno da bussola a incontri e tavole rotonde con grandi ospiti italiani e internazionali, in una struttura concepita per favorire l’ascolto e la riflessione senza interferenze di rumore e caos.

La struttura a network e lo spirito creativo dell’alfabeto contribuiranno allo sviluppo di un programma ricco e impreziosito da partnership inedite, come quella con Lucca Comics & Games, il principale appuntamento italiano dedicato a fantasy, fumetti e videogiochi, che porterà in Fiera anche un grande e innovativo evento di talent scouting.

E l’alfabeto, sempre nell’ottica dell’interazione con il pubblico, in molti spazi formerà parole e scenari divertenti e imprevedibili. Come l’area A tavola, dedicata all’editoria enogastronomia, dove i visitatori potranno gustare le creazioni di grandi chef in numerosi appuntamenti.

La dimensione internazionale di Tempo di Libri non si misurerà solo con la partecipazione di grandi autori, editori e ospiti che arriveranno dall’estero. Una sua cifra distintiva sarà il MIRC, Milan International Rights Center, 3 mila metri quadri per far conoscere il meglio della produzione editoriale italiana ai rights manager di tutto il mondo, punto d’incontro per operatori stranieri che arriveranno non solo a trattare i diritti, ma soprattutto a conoscere la nostra eccellenza editoriale.

Dunque, appuntamento a Milano. La città che, come dice il sindaco Beppe Sala, “è il luogo dove i sogni hanno il coraggio di trovare una forma concreta anche nella realtà dei numeri. La più internazionale delle città italiane. La più vicina all’Europa e al mondo. La più adatta a un appuntamento che guarda oltre i confini”.

E il 23 aprile, giorno della chiusura, sarà un ideale gemellaggio con Barcellona, che proprio nella festa di San Giorgio celebra la giornata mondiale del libro e del diritto d’autore proclamata dall’Unesco.

 

 

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