Il libro del mese
A giugno, in omaggio “L’agave della Regina Vittoria” di Laura Calosso Aboca, 2024
Nel marzo 1883 muore John Brown, lo scozzese che per più di vent’anni fu al servizio della Regina Vittoria. Alexandrina, una servetta, viene incaricata di cambiare ogni giorno il fiore che la regina fa sistemare nella stanza-mausoleo allestita per lui. L’anno prima, la regina e Brown avevano visitato i meravigliosi Giardini Hanbury; anche Alexandrina era con loro e lì aveva conosciuto Nicola, un giardiniere esperto che, parlandole di alberi e fiori, aveva
conquistato il suo cuore. Nicola le aveva spiegato la differenza tra due piante a prima vista simili, ma appartenenti a famiglie diverse: l’aloe e l’agave. Mentre l’aloe fiorisce ogni anno, l’agave fiorisce una sola volta ogni 20-30 anni e muore non appena il suo unico fiore appassisce. In particolare, una specie piuttosto rara, l’agave Victoriae Reginae, genera uno stelo altissimo in cima al quale sboccia un fiore spettacolare che impiega due mesi per aprirsi completamente. Lo sforzo nel generare una simile bellezza consuma tutte le energie della pianta, che dopo muore. Come in un gioco di specchi, le vicende di Alexandrina si alternano a quelle di Vittoria, dimostrandoci che una servetta e un’imperatrice possono somigliarsi, proprio come piante di famiglie differenti, se osservate sotto la lente dei sentimenti e delle emozioni.
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