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Spettacoli

“Ac-cordé-on”, musica in festa!

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di LOREDANA SIMONETTI

Due anni di Covid hanno fermato il mondo, ma non tutti i mali vengono per nuocere. È il caso del chitarrista Michele Ascolese e del fisarmonicista Stefano Indino, i quali, abitando nello stesso comune, in allora zona gialla per il coronavirus, hanno approfittato per unire, con grande divertimento, le loro straordinarie capacità e conoscenze e comporre musica di altissimo livello, mettendo a frutto l’isolamento forzato dovuto alla pandemia.

Entrambi i musicisti, che adesso girano in tour con il loro programma AC-CORDÉ-ON, nella duplice accezione di Fisarmonica – in francese Accordeon – e ‘on’ come tasto di accensione per la musica, hanno una storia musicale alle spalle fin da piccoli.

Michele Ascolese ha suonato per Gino Paoli, Ornella Vanoni, Renato Carosone e ancora Renato Zero, la PFM, Eros Ramazzotti. Dal 1991 al 1999 è stato al fianco di Fabrizio De André e ha collaborato con la PFM nel tour “Anniversary”, a vent’anni dalla scomparsa dello stesso De André.

Stefano Indino, al pari suo, ha iniziato prestissimo a suonare la fisarmonica e nella sua trentennale carriera musicale ha suonato per il M° Nicola Piovani, Fiorella Mannoia,  Gianluca Grignani e negli spettacoli della Rai “Sogno e son desto” di Massimo Ranieri.

Ho citato solo una minima parte delle numerose collaborazioni, perché quando si nasce insieme alla musica, se ne perde il conto lungo tutta la carriera di cui sono stati capaci.

Ascolese sembra suonare la chitarra con dieci dita per mano, e ammicca passaggi rapidi musicali a Indino con un cenno d’intesa immediato. Suonano le loro partiture originali, ma anche le colonne sonore dei film di Fellini e di Ennio Morricone, rivisitate attraverso la loro esperienza; e ancora, tanghi argentini, danze greche, repertorio francese. Il picco, secondo me, l’hanno raggiunto in una loro personale interpretazione del celebre tango “Por una cabeza” di Carlos Gardel, colonna sonora del film “Scent of a woman (Profumo di donna)”.

La professionalità dei due è nota nel mondo musicale, e mi racconta il mio amico Franco – che ha lavorato per il Centro Musicale Roma – che i cantanti sopra citati, senza musicisti virtuosi ed eccellenti come Ascolese ed Indino, non avrebbero raggiunto il grande successo che ci è noto. Spesso lavorano nell’ombra dei nomi famosi con passione e grande capacità e sembrano essere, purtroppo, in secondo piano.

E allora, ben vengano!, finalmente in mostra, anche su piccoli palchi estivi, come per la Grottaccia di Ladispoli, arena estiva gestita dall’Associazione Culturale “I Servitori dell’Arte”, che da anni si adopera con gusto e capacità di scelta nel selezionare spettacoli per i villeggianti; e quando la musica ci travolge con la sua bellezza, ogni serata diventa una festa.

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