Connect with us

Arte& Cinema

Il coraggio delle donne che hanno cambiato la storia del teatro

Published

on

di Marta Ferrari

Il teatro è donna” è il “singolare” titolo del nuovo saggio di Massimiliano Caprara, attore teatrale e televisivo, noto al grande pubblico per aver preso parte alle serie tv “Vicequestore Rocco Schiavone” e “Don Matteo”, edito da Primiceri Editore nella collana Biblioteca Letteraria.

Dicevamo “singolare”. Sì perché come spiega molto bene la bravissima Cinzia Leone nella prefazione del libro, le donne non hanno messo un piede sul palcoscenico per ben duemila anni. Fino all’Ottocento anche le parti femminili nell’opera e nel teatro venivano infatti recitate da uomini.

Alcune donne, però, hanno avuto la forza di gettare la paura oltre l’ostacolo, per guadagnare, passo dopo passo, ispirate da una sensibilità strategica, la possibilità di aprirsi un varco in un luogo a loro precluso e di cambiare le cose dall’interno. Ed è proprio di queste donne meravigliose che ci parla in modo appassionato e con un linguaggio chiaro e leggero il bravo Massimiliano Caprara.

L’autore del libro, continua Cinzia Leone nella sua presentazione, “ce le presenta tutte, sempre contestualizzate nel loro ambito storico, rendendo evidente una capacità autoriale, interpretativa e manageriale che la donna, in teatro, ha dovuto inventare da zero, senza avere nessun modello di riferimento precedente”.

Ed è proprio a causa dell’assenza di un modello di riferimento che la donna, nell’inventare una propria matrice, è subentrata nel contesto scenico facendo compiere al teatro, ogni volta, “… un balzo in avanti, un rinnovamento, un aggiornamento, apportando quasi sempre una serie di intuizioni e di scoperte del tutto nuove”. E’ questo è il punto più interessante di questo libro: lo sdoganamento di un comportamento politico femminile non dichiarato, bensì strategico.

Le donne attrici furono doppiamente coraggiose e doppiamente soffrirono rispetto ai maschi poiché non solo dovettero superare la loro situazione di svantaggio in una società dominata dal maschio, ma dovettero anche riuscire ad affermarsi in un mestiere che all’interno della stessa società era considerato umile, immorale, infame per gli stessi uomini. Nel momento stesso in cui vi riuscirono brillando come fecero, è ovvio, anzi è matematico, che vi riuscirono anche per i loro colleghi maschi, poiché la loro sorte era legata allo stesso mestiere. Dunque, per logica consequenziale, se il teatro in occidente è progredito negli ultimi cinque secoli in maniera continua fino a fare parte indissolubile della nostra coscienza culturale, è assolutamente merito delle donne. Questo volume ha il basilare compito di renderlo noto.

E così Rosvita, Cristina, Modesta, Lucrezia, Isabella, Mary, Sara, Lucia e Adelaide, diventano le protagoniste di un lungo viaggio con molte valigie che segnano l’inizio di un cambiamento storico. La prima parte di questo viaggio si ferma a Adelaide Ristori, nata nel 1822.

Fin qui la storia del passato. Caprara è già al lavoro sulla seconda parte del viaggio nel quale analizzerà se le donne attrici riusciranno come in passato a creare una rappresentazione del futuro che ci indirizzi a delle soluzioni originali, a nuovi percorsi umani e culturali che ancora una volta rinnovino il senso e l’importanza del teatro.

 

Il teatro è donna, vol.1

Massimiliano Caprara

Prefazione di Cinzia Leone

Collana Biblioteca Letteraria

Primiceri Editore, Padova, 2020

Pagine 144, € 15

Continue Reading
Click to comment

You must be logged in to post a comment Login

Leave a Reply

Copyright © 2020 Leggere:tutti