L’esordio di Laura Becattini

LAURA BECATTINI - Sin Saba Albatros 2017 - pp.238, euro 13,90

Esordio narrativo della toscana Laura Becattini, attrice e regista di testi teatrali, Sin Saba si fa apprezzare per una scrittura appassionata e icastica, che rende efficacemente le scenografie di una storia che offre molte chiavi di lettura e che si dipana su due livelli temporali. La protagonista, Claudia, viene infatti avvicinata da uno spirito femminile, “Vento”, che le racconta una vicenda di amore, violenza e ribellione ambientata nel secolo diciannovesimo e nel sud degli Stati Uniti, all’epoca della schiavitù dei neri.

Il racconto di “Vento” trascina Claudia e il lettore in un passato in cui la prepotenza maschilista e razzista si intreccia alla solidarietà femminile e alla voglia di riscatto di una coraggiosa donna che trova la forza di ribellarsi e di inseguire una difficile libertà dal giogo patriarcale anche grazie all’amore per un’altra donna. Spicca la versatilità di una scrittura a volte sapientemente descrittiva, a volte ironica, a volte addolcita da un sottile lirismo, ma soprattuto dominata da una strenua passione e da una tensione onirica che esalta il racconto storico di un profondo sud dai risvolti magici e misteriosi.

La storia si sviluppa dunque tra salti temporali, voci narranti, colpi di scena e irruzioni in un fertile immaginario che lega i destini delle protagoniste. Il tutto in un ritmo effervescente che non lascia tregua al dipanarsi dei fatti e al fluire di desideri, sensazioni ed emozioni. Racconto storico e fantastico si mescolano tra loro fino a renderne labile il confine, così come il gioco di specchi in cui Claudia viene risucchiata accosta identificazione e sdoppiamento in un’unica tessitura di voci. Al di là della trama, che pure avvince e tiene incollato il lettore fino allo sviluppo vorticoso e per nulla scontato delle vicende, sembra emergere come potente contrassegno del romanzo il valore della narrazione come restituzione, come sigillo di esistenza. Un valore che non è un prodotto critico della lettura, ma che viene esplicitato nella vicenda stessa, come metanarrazione.

Dunque Laura Becattini non ci ha offerto solo una storia ricca di emozioni e di mistero, ma un esempio di come il racconto sia sempre testimonianza di verità e di presenza.

 di Daniela Monreale