Lo Zibaldone
Paura
di Ivana Uras
Cosa può generare la paura? La penna fertile e profonda di Aldo Onorati offre risposte intriganti attraverso tre racconti che si dipanano ora in un crescendo di sospensione, ora di rassegnata impotenza, infine di pacata riflessione sul proprio sé e sul mondo. Odio, impotenza, saggezza: tre modi diversi di reagire. Nel primo racconto la figura spregevole di un proprietario di una ditta di riciclaggio di robivecchi trova l’epilogo della sua impavida sfrontatezza nel momento in cui il protagonista riesce a scovare inaspettatamente l’unico elemento che lo terrorizza. Nel secondo è la paura stessa a determinare il destino del protagonista, alla quale egli si abbandona e dalla quale si lascia trascinare per autosuggestione senza via di scampo. Il terzo racconto, di sapore autobiografico per i ricordi e gli ambienti cari all’autore, trova nel superamento di paure ataviche la consapevolezza di un nuovo apprezzamento della vita, del mondo e dei suoi affetti. La natura con i suoi chiaroscuri della notte illuminata dalla luna, i rumori, gli odori suggestionano il lettore e la tensione viene sapientemente stemperata dall’autore grazie alla sua ironia e visione disincantata del mondo, per intendere come – alla maniera di Miguel De Unamuno – il punto di partenza della saggezza sia proprio la paura. È un libro che si legge tutto d’un fiato grazie alla prosa accattivante, scorrevole e ricercata ad un tempo e che si rilegge volentieri per le molteplici riflessioni ed interpretazioni che suscita nel lettore.
Aldo Onorati
Paura
Controluce, 2015
pp. 72, euro 8,00

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